L’Agenzia delle Entrate ha fornito qualche giorno fa i dati definitivi del primo trimestre 2024, relativi, tra l’altro, al numero delle compravendite immobiliari.
La Situazione
Il quadro emerso è molto netto e certifica un sensibile calo delle transazioni, più del doppio rispetto al trimestre precedente a livello nazionale.
Nel dettaglio riscontriamo -7,6% sul primo trimestre 2023 e – 7,2% rispetto all’ultimo dello scorso anno, con picchi nel mese di marzo che arrivano a -15%.
In numeri concreti, le transazioni concluse complessivamente sono state circa 155.000 a inizio ’24 contro le oltre 190.000 del 2023.
Cosa succede a Roma
Anche nella Capitale le cose non vanno meglio.
Anzi!
Nel primo trimestre ’24 il calo è stato pari a – 7,5% rispetto allo stesso periodo ’23, in linea con il resto d’Italia, ma addirittura del -17,1% in confronto alla fine anno scorso, con marzo che è stato il peggior mese in assoluto.
I Motivi
E' evidente che per comprendere le motivazioni di una situazione così seria non basta ricercare una sola causa.
Sono infatti diverse le ragioni che hanno portato ad un risultato così significativo.
1. In primis il costo degli immobili: il buon andamento del mercato nel corso degli ultimi due anni ha fatto ritenere ai venditori di poter spingere l’acceleratore sulle richieste, senza però tener conto della difficoltà di accesso al credito di tutto il target di acquirenti che ha necessità di un mutuo bancario. I tassi, per quanto leggermente in discesa ma solo a partire da maggio scorso, consentono quote finanziate limitate e riservate ad un pubblico ristretto (essenzialmente dipendenti a reddito fisso), che purtroppo prevede sempre meno giovani.
2. La qualità dell’offerta: è innegabile come la maggior parte degli appartamenti in vendita necessiti di interventi di ristrutturazione e riqualificazione importanti. I costi per questi interventi sono sempre più elevati, data anche la scarsa disponibilità di materiali, i costi delle ditte che devono sempre essere (necessariamente) in regola e la complessità degli adempimenti per le messe a norma, sempre più costosi e impegnativi.
3. Adeguamenti alle norme europee: abbiamo scritto più volte delle scriteriate delibere promosse dal Parlamento Europeo relative alle case Green. I tempi previsti per gli adeguamenti si avvicinano a passo veloce e c’è grande incertezza su cosa deciderà il Governo in merito alla ricezione delle norme comunitarie. In tanti, di conseguenza, attendono notizie certe in merito prima di muoversi.
4. Esplosione del mercato della Cantieristica: per gli stessi motivi stiamo invece assistendo a quella che è letteralmente una grande rinascita del mercato delle nuove costruzioni. Vero è che parliamo di volumi molto ridotti rispetto al totale delle transazioni e che i prezzi sono nettamente superiori rispetto all’acquisto dell’usato, ma chi compra un appartamento nuovo sa che non dovrà essere soggetto a pesanti ristrutturazioni o adeguamenti e avrà una casa molto efficiente, con netti risparmi nei consumi energetici e accessori spesso introvabili nel mercato dell’usato (box, posti auto, cantine, colonnine di ricarica per le auto elettriche, ecc.).
5. Aumento del mercato delle Locazioni: è assolutamente palese come sia in grande fermento anche il mercato degli affitti, soprattutto quelli brevi, anche alla luce delle recenti modifiche normative. Tra Giubileo, B&B e locazioni a Studenti, i ricavi possono essere decisamente interessanti, ma ciò significa togliere dal mercato un buon numero di immobili di valore, altrimenti destinati alla compravendita.
6. La necessità del pagamento della Plusvalenza per gli immobili che hanno usufruito del 110%: a far data dal 1° gennaio 2024, viene calcolata un’incredibile plusvalenza in caso di vendita degli immobili oggetto di interventi di Superbonus, che sarà applicata se la cessione a titolo oneroso verrà realizzata entro 10 anni dalla conclusione dei lavori. Ciò toglierà dal mercato per un lungo periodo la maggior parte di questi immobili.
Chi sta Acquistando Casa
Tornando a quello che abbiamo scritto al precedente punto 1), la quota di persone fisiche che ha acquistato abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario rimane al di sotto del 40%, leggermente maggiore di quanto rilevato nello scorso trimestre.
Aumenta la quota di acquisti di prime case, quasi il 70% nel primo trimestre 2024.
Poco più del 6% ha riguardato abitazioni di nuova costruzione.
A Roma quasi il 50% delle persone fisiche ha acquistato le abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario; a Milano, Bologna e Firenze questa quota è minore ma comunque sopra il 40%.
Roma è anche la città con la quota più elevata di acquisti di prime case, l’83% circa, mentre per gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione la quota più elevata è stata rilevata a Milano, quasi il 13%, data anche dalla grande vivacità del comparto.
Conclusioni
Alla luce di questi dati ufficiali, è evidente come il mercato immobiliare sia in flessione ma tutt’altro che fermo.
C’è però la necessità di valutare con attenzione come proporre in vendita il proprio immobile e possibilmente farsi accompagnare nelle operazioni da validi Professionisti e Consulenti per non incorrere in errori che possano far perdere molti mesi dietro a chimere irraggiungibili e creare un danno economico importante.
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