La Situazione
Non è certo un mistero che il continuo aumento dei tassi di interesse di mutui e finanziamenti stia mettendo in gravi difficoltà la maggior parte delle famiglie.
Sia che abbiano già un finanziamento a tasso variabile in corso sia che siano oggi alla ricerca della casa da acquistare.
E se diverse analisi di mercato indicano come molti degli immobili di maggior pregio (e costo) siano oggi acquistati da investitori abbienti senza l’intervento degli istituti bancari, il problema riguarda essenzialmente le giovani coppie e le famiglie che un tempo non troppo lontano, venivano indicate come appartenenti alla media borghesia e che oggi soffrono del fortissimo impatto di maggiori costi ed inflazione.
Quale Mutuo è più conveniente?
Premesso che indicare delle verità assolute è sempre un esercizio fine a sé stesso e molto autoreferenziale, cercheremo come sempre di dare delle informazioni oggettive da cui ognuno potrà prendere le proprie indicazioni, secondo le necessità individuali.
Analizzeremo quindi un interessante articolo pubblicato dal Corriere della Sera che fa il punto sulla situazione che stiamo esaminando.
Cosa ha senso fare quindi dopo l’ultimo aumento dei tassi deciso dalla Bce, il decimo consecutivo da luglio 2022, puntare sul tasso variabile per richiedere un mutuo o rimanere in sicurezza con un tranquillo tasso fisso?
Per rispondere, partiamo da alcuni dati di fatto.
Il primo è che oggi i tassi fissi costano in media tra 80 centesimi e un punto meno dei variabili: è una situazione atipica e che contraddice il buon senso ma è così ormai da un anno e non si sa fin quando perdurerà.
La seconda è che l’Euribor, il parametro di indicizzazione dei mutui variabili, non segue più pedissequamente l’andamento del tasso Bce.
Attualmente il parametro a tre mesi è 55 centesimi più basso rispetto al 4,5% del tasso di riferimento di Francoforte, l’Euribor a 1 mese è 70 centesimi più basso.
Significa che tutto sommato sul mercato dei capitali non si ritiene che livelli così alti del costo del denaro siano destinati a consolidarsi.
Terza considerazione è che il variabile non va bene a chi abbia timore del futuro e quindi la scelta in questo caso è fuori discussione.
Idem per la quarta considerazione: per avviare un mutuo variabile bisogna avere la capacità finanziaria di rimborsare rate più elevate di quella iniziale qualora il costo del denaro aumentasse.
Se si parte con un esborso mensile al limite delle propie capacità di rimborso, meglio lasciar perdere.
Tassi mai così alti da aprile 2012
Attualmente il tasso medio sui nuovi mutui per l’acquisto di case è ai massimi dall’aprile del 2012 e ad agosto 2023 è salito al 4,29%.
Il tasso medio precedente, praticato dalle banche, era al 4,19%.
L’ultimo rapporto mensile dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, segnala anche un ulteriore aumento dei tassi sui prestiti, che passano al 4,48% sul totale rispetto al 4,42% di luglio.
Mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese registra una lieve riduzione al 5,03% dal 5,09% di luglio.
Facciamo qualche esempio pratico
Tornando alla domanda iniziale, un approccio per rispondere nella maniera più possibile oggettiva una strada è quella di simulare che cosa potrebbe succedere a due coppie di mutui da 150 mila euro, a 20 anni e a 30 anni, con il passare del tempo, a parità di spread e di spese di istruttoria e perizia.
Cominciamo con il finanziamento a 20 anni, il fisso parte all’Eurirs di periodo al tasso mensile su 365 giorni/anno, per entrambi lo spread medio applicato considerato all'1,2%.
I valori dei parametri sono quelli registrati il 14 settembre 2023.
Tasso fisso o tasso variabile
Il fisso ha un tasso nominale del 4,3% e una rata di 933 euro.
Il variabile parte al 5% con una rata da 990.
Se tra un anno i tassi fossero mezzo punto più alti si arriverebbe a 1.051 euro, con l’aumento di un punto (scenario considerato improbabile) si salirebbe a 1.111 euro, al contrario con una discesa di mezzo punto si arriverebbe a 929 euro, con un punto in meno a 869.
Tra tre anni, la salita di mezzo punto porterebbe la rata a 1.047 euro, un punto in più a 1.103 euro.
Al contrario con la discesa dei tassi di mezzo punto la rata sarebbe di 933 euro, con un punto in meno a 877 e con un punto e mezzo in meno a 820.
Infine, a cinque anni con mezzo punto in più si arriverebbe a 1.042 e con un punto in più a 1.094.
Con una discesa di mezzo punto la nuova rata sarebbe di 938 euro, con un punto in meno di 886, un punto e mezzo in meno 834 e con due punti in meno a 781 euro.
I Conti in tasca
A trent’anni il fisso parte al 4,15% con una rata da 729 euro, il variabile al 5,1% e rata da 814.
Tra un anno con tassi più alti di mezzo punto la rata passerebbe a 876 e con un punto in più a 938. Con una discesa di mezzo punto la rata sarebbe di 752 euro, con un punto in meno di 690.
A tre anni l’aumento di mezzo punto fa salire l’esborso a 874 e quello di un punto a 933.
Con mezzo punto in meno si arriva a 755, con un punto in meno a 695, e con un punto e mezzo in meno 636. Infine, tra cinque anni, con mezzo punto in più si sale a 872 e con un punto in più a 930.
In caso di discesa con mezzo punto in meno si arriva a 756, con un punto in meno a 699, con un punto e mezzo di riduzione a 642 e con due punti a 585.
Come Agire in Sicurezza
Fare una scelta in autonomia è decisamente complicato e le banche spingono naturalmente per acquistare i propri prodotti indicandoli come la panacea alla situazione attuale.
Ma anche le banche, come tutti gli esercizi commerciali in genere, devono raggiungere i propri obiettivi e non sempre sono più attente alle esigenze del Cliente che alle proprie.
Conviene quindi sempre rivolgersi ad un Professionista Indipendente del Credito che possa mettere a confronto le diverse proposte di molti istituti e individuare il miglior prodotto nell’esclusivo interesse del Cliente.
Sarà poi sicuramente fondamentale farsi rilasciare un documento di Pre-Delibera (come il PASS MUTUO dei i nostri partner) PRIMA di firmare qualsiasi proposta di acquisto, per avere la certezza che il proprio reddito sia adeguato all’importo di mutuo che si intende ottenere, senza il rischio di trovarsi senza il totale delle somme necessarie con tutti i rischi connessi.
I Consulenti EffettoCasa Roma, sono sempre a disposizione dei Clienti per ogni maggiore chiarimento, contattandoci per un appuntamento di persona attraverso il sito www.effettocasa.it, su WhatsApp all'infoline 366.22.78.458 o tramite le nostre pagine social, cercando EffettoCasa_Roma su Facebook, Instagram e YouTube.
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